La pellicola analizza due delle realtà che si possono riscontrare nelle varie scuole italiane. La tematica non è nuova al regista che segue il filone dei film sopracitati con i tipici fraintendimenti del nord versus sud quindi può risultare banale e scontato sotto alcuni aspetti. La narrazione è sviluppata in modo lineare ed è attuale nel suo far conoscere le condizioni in cui versano le scuole di oggi: cronica mancanza di fondi e di tecnologia. Furbescamente Miniero è tornato su ciò che lo ha reso noto al pubblico tuttavia, dopo tre film sarebbe ora di iniziare a pensare a qualcosa di decisamente diverso per non cadere sulla monotonia.
Il Cast: Buona la recitazione degli alunni delle due classi che sono riusciti nell’interpretazione a non perdere la loro naturalezza. Confermata la collaborazione tra Luca Miniero e Rocco Papaleo (Un boss in salotto) che si definisce una specie di costola del regista. Il personaggio di Rocco è quello del professore svogliato e rappresenta l’abbandono della speranza del meridione. Lello Arena ha dichiarato di essere felice di aver girato un film di cui non si vergogna. Il suo personaggio ha tanto a cuore la cura degli altri da ammalarsi: “Ai tempi d’oggi avere qualcuno che si preoccupa è un regalo”.
Christian de Sica interpreta un ruolo diverso canonici film natalizi, in conferenza stampa ha affermato che: “Ho accettato questo personaggio sia per poter interpretare nuovi ruoli sia per un fattore di età” alludendo ai passati cinepanettoni. De Sica non ha esculuso di poter tornare al ruolo che lo ha visto molte volte protagonista sul grande schermo: il cornificato.
La credibilità della recitazione di De Sica è altalenante a tratti caricaturale.
Per la prima volta in un film di Miniero vediamo sprazzi di musical e animazione che a detta del regista servono a meglio rappresentare l’atmosfera cercata. Il regista partenopeo ha gradito a tal punto la sperimentazione che ha dichiarato che riutilizzerà l’animazione nei suoi prossimi lavori.