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Mortal Kombat 11: Aftermath – Nuova storia, nuovi personaggi e tanto sangue – Recensione

Mortal Kombat 11: Aftermath: I NetherRealm Studios amplificano gli orizzonti del loro celebre picchiaduro con una espansione che aggiunge una nuova campagna, tre personaggi e tanto altro.

Da quando la defunta Midway è passata sotto il controllo della divisione games di Warner Bros., la serie di Mortal Kombat, grazie al sapiente sviluppo dei NetherRealm Studios, ha ottenuto un poderoso restyling strutturale che, dal convincente reboot del 2011, lo ha visto risorge a nuova vita e superare il successo del suo illustre passato.

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Questo risultato è stato ottenuto attraverso un minuzioso processo di svecchiamento del brand e delle sue meccaniche, senza tuttavia stravolgere lo storico impianto strutturale. La saga di Mortal Kombat non è più solo un semplice picchiaduro arcade 1 VS 1, ma un vero è proprio universo di scontri distruttivi composto da tante modalità di gioco: Storia, Torre del Tempo, Torre Klassica e la Kripta, oltre ovviamente alle opzioni in multiplayer e il supporto Mobile.

Tutte modalità presenti in Mortal Kombat 11, un titolo che ha riscosso enorme successo su PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows e Nintendo Switch, tanto da essere scelto come 1 dei 12 giochi disponibili al lancio di Google Stadia.

Dopo 1 anno di successi, con ottimi riscontri di critica e di giocatori di tutto il mondo, dallo scorso 26 Maggio Warner Bros. Interactive Entertainment e NetherRealm Studios, hanno reso disponibile una nuova e massiccia espansione a pagamento. Aftermath amplifica gli orizzonti del gioco con un’ottima continuazione della campagna principale e nuove intriganti ritorni (Friendship).

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Alcune di queste novità in realtà sono disponibili gratuitamente anche per tutti i possessori del gioco originale, tra cui i nuovi Dead Pool, Soul Chamber, RetroKade e Keep Stages di Kronika, il ritorno delle amatissime Stage Fatality e delle Friendship tanto popolari negli anni ’90, che consentono ai giocatori di abbattere gli avversari denigrandoli senza doverli uccidere.

Tuttavia dovete pagare per godere della nuova storia della campagna principale e utilizzare i nuovi personaggi: Fujin, il Dio del vento e protettore del Regno della Terra insieme a suo fratello Raiden, Sheeva, la regina a quattro braccia dell’antica razza Shokan, e RoboCop, l’iconico poliziotto cibernetico modellato nell’aspetto e nella voce di Peter Weller, lo storico attore che lo ha interpretato nei primi due film cinematografici. Quest’ultimo, meglio chiarirlo subito, non sarà utilizzabile nella campagna principale del gioco.

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Parliamo ora di numeri o meglio dei dindini che dovete cacciare per giocare alla nuova espansione.

Se possedete già Mortal Kombat 11 potete accattare l’espansione Aftermath alla modica cifra di €39,99. Se oltre all’espansione volete anche il parchetto con tutti i personaggi e le skin aggiuntive precedentemente rilasciate, avete la possibilità di acquistare il bundle Aftermath+Kombat Pack Bundle a €49,99.

L’opzione d’acquisto più conveniente è sicuramente quella dedicata ai nuovi giocatori. Il bundle digitale Mortal Kombat 11: Aftermath Kollection, riunisce in un unico pacchetto tutti i personaggi, i contenuti e le modalità di gioco e include Mortal Kombat 11Mortal Kombat 11: Aftermath e il Kombat Pack con i sei personaggi scaricabili come DLC, Shang Tsung, Nightwolf, Sindel, Terminator T-800, Joker e Spawn – oltre a 25 skin di personaggi aggiuntivi. Tutto questo sarà vostro per soli €59,99. Attenzione: Aftermath è un espansione solo in digitale e l’unica versione fisica è disponibile dal 16 giugno solo in America.

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Perché giocare a Mortal Kombat 11: Aftermath

La nuova espansione del gioco amplifica gli orizzonti di una narrazione già di per sé intrigante, mostrandoci il seguito degli eventi che seguono la fine della campagna principale. Una continuazione della storia che offre la stessa componente cinematografica divisa in 5 nuovi capitoli narrativi per oltre 3 ore di gioco. Non male per l’espansione di un picchiaduro, sopratutto se consideriamo la qualità generale dei nuovi episodi, veramente ben strutturati e interessanti, e l’ottimo inserimento nella storia dei nuovi personaggi, tranne ovviamente Robocop.

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Le nuove aggiunte tuttavia non si fermano qui. Se avete acquistato tutti i pacchetti dei personaggi, avrete la possibilità di cimentarvi in un celebre scontro tra Robocop e il T-800 di Arnold Schwarzenegger.

I tre nuovi personaggi sono caratterizzati da un ottimo bilanciamento: Fujin è veloce e completo, Sheeva è fortissima negli scontri ravvicinati e occhio al suo  jump stomp. Una mossa difficile da evitare con la quale salterà completamente fuori dallo schermo per planarvi poi letteralmente addosso. Per finire troviamo l’inossidabile Robocop che può padroneggiare molti attacchi a distanza, occhio sopratutto al fucile da cecchino.

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Il ritorno delle Friendship e di alcuni stage classici con Fatality annesse, sono la ciliegina sulla torta di un titolo che mostra ancora una volta l’attenzione che il team di sviluppo riversa nei confronti dei fan del gioco, sopratutto di quelli di vecchia data. Le Friendship mancavano all’appello da circa un ventennio e vedere personaggi come Robocop emulare il moonwalk di Michael Jackson non ha prezzo.

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Perché non giocare a Mortal Kombat 11: Aftermath

Ci sono pochi motivi per non consigliare questa nuova espansione, il principale è sicuramente il prezzo. I 40 euro richiesti sono giustificati dalla cura preposta nella realizzazione di questo aggiornamento, ma non tutti i giocatori saranno disposti all’acquisto per sole 3 ore di gioco aggiuntive e nuovi personaggi. Se invece non possedete nessuna versione di Mortal Kombat 11, l’acquisto è altamente consigliato perché questa versione completa vi regalerà settimane di sano divertimento.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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