The Prodigy- Il figlio del male: il film di Nicholas McCarthy è un thriller paranormale (più che un horror) in cui il regista esplora la teoria della reincarnazione strizzando un occhio alle possessioni demoniache e riportando in sala l’evergreen scienza vs paranormale.
Già dopo pochi mesi dalla nascita del desideratissimo figlio Miles (Jackson Robert Scott), Sarah (Taylor Schilling), si accorge che il bambino non è come tutti gli altri e con il passare del tempo quella sensazione si tramuta nella certezza di avere un figlio intellettualmente superiore alla media. Miles non è però solo un piccolo genio e metterà Sarah di fronte a scelte molto difficili.
Cosa funziona in The prodigy- Il figlio del male
In The Prodigy, Nicolas McCarthy, sembra aver svolto il suo compitino, cercando ispirazione in quelli che dice essere i suoi film cult, a partire da L’Esorcista di Friedkin e Rosemary’s Baby di Polanski, soprattutto per quanto riguarda la resa dei personaggi femminili che primeggiano sui maschi, completamente inutili ed inetti e per la buona fotografia che crea quelle belle atmosfere dense e umide degli horror.
Perché non guardare The prodigy- Il figlio del male
The Prodigy parte, almeno nelle intenzioni, come un buon film ma purtroppo McCarthy, questa volta, non va oltre il compitino ben svolto. Trama semplice e lineare, si intuisce dove andrà a parare già nei primi minuti, quando, contemporaneamente, avvengono la morte di un serial killer e la nascita del bambino (entrambi affetti da eterocromia) di una coppia da classico quartiere residenziale per famiglie americano. Quello che manca è la sorpresa.
Un film ben girato quindi, ma senza particolare guizzi. Sicuramente un buon da cassetta che proprio per questa sua caratteristica, non rimarrà nella memoria dello spettatore da sala.
The Prodigy- Il figlio del male è in sala dal 28 marzo con Eagle Pictures