Rocketman: Dallo stesso regista che ha concluso la travagliata lavorazione di Bohemian Rhapsody, arriva la biografia di Sir Elton John nei suoi anni più folli a inizio carriera.
Reginald Wright (Taron Egerton) cresce nei sobborghi di Londra, ha una madre un po’ superficiale ma che lo sostiene e un padre anaffettivo che lo boicotta. Grazie al sostegno della parte femminile della famiglia, nonna compresa, scopre e valorizza il suo talento per il pianoforte e per la musica, che lo porterà a diventare Elton John.
La struttura più comune dei bio-pic musicali solitamente è:
1-Giovane che scopre il suo talento e nonostante le varie difficoltà emerge e ha successo
2-Diventa una star internazionale e per avere del tempo per sè (o per affrontare tutto il successo) beve, si droga o fa altro in eccesso
3-Muore troppo presto
Questo schema nell’ultimo anno lo abbiamo visto per Bohemian Rhapsody e per un film di finzione a tema musicale, A Star is Born.
Questo schema non si applica a Rocketman, nuovo film di Dexter Fletcher, colui che ha concluso le riprese del film su Freddie Mercury quando Bryan Singer fu allontanato dal set. E per fortuna, molto altro non si applica a questo bio-pic sull’ascesa di Elton John, che risulta essere un film originale, divertente, libero, colorato e pronto per una versione teatrale a Broadway.
Cosa funziona in Rocketman
Durante la visione del film quello che si nota di più è quante sono le canzoni di Elton John che si conoscono senza essere dei fan assoluti dell’artista: da Candle in the wind accennata appena al piano, a Your song, fino alla canzone da cui prende il titolo il film, che viene accompagnata da una messa in scena onirica che dà un differente significato, tutto legato al film e forse alla vita del cantante, dalle parole del testo.
Il film funziona benissimo quando va a briglie sciolte e da bio-pic diventa musical: Taron Egerton, diventato famoso nella serie di film dello 007 alternativo Kingsman canta e balla le canzoni del baronetto inglese, portandoci in un vortice dal quale è molto divertente farsi travolgere, con tutte le sue piume e il suo glitter, oltre che ovviamente all’infinita fantasia di occhiali.
Rispetto a Bohemian Rhapsody, si avverte una maggiore libertà nel poter descrivere il protagonista, in ogni aspetto della sua vita, e inoltre il film è anche una parabola di redenzione, visto che Elton passa dal Paradiso all’Inferno per poi intraprendere il viaggio di ritorno. Accanto a Taron Egerton troviamo Jamie Bell, nei panni del collaboratore storico ai testi delle canzoni di Elton. Bell esordì in Billy Elliot, la storia di un ragazzo che porta avanti la sua passione nonostante tutto e soprattutto nonostante la famiglia; ci sono quindi molte similitudini con il percorso di Elton John. Il ruolo di uno spietato agente musicale è invece affidato a Richard Madden.
Perché non vedere Rocketman
Il film è più musical che bio-pic. Molte delle scene sono surreali, completamente contro ogni logica come avviene nei film di questo tipo. I personaggi iniziano a cantare in casa, in piscina, sott’acqua, in un luna park. Se non siete quel tipo di persona che si lascia trasportare dal non-sense coreografico, è meglio guardare altro, sebbene le canzoni di Elton John e la sua storia meritino un tentativo.
Rocketman è in sala con 20th century Fox dal 29 maggio 20th Century Fox
nel film le canzoni hanno un effetto minore..troppo musical e la voce di ELTON vera è altra cosa.
Bella la parte iniziale della sua vita. Non tutti i grandi cantanti erano dei fenomeni tecnicamente.
La versione di Your Song è troppo lontana da quella vera…
ciao Carlo..studioso di ELTON da fine anni ’70
Ciao Carlo, grazie per il tuo passaggio 🙂