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Racconti di Cinema – Bus 657 di Scott Mann con Jeffrey Dean Morgan e Robert De Niro

Oggi, per il nostro consueto appuntamento coi Racconti di Cinema, vi parleremo del film Bus 657 (Heist) con protagonista Jeffrey Dean Morgan (Negan di The Walking Dead, Edward Black/Comedian di Watchmen) assieme alla partecipazione straordinaria di Robert De Niro.

Bus 657 è diretto da Scott Mann (The Tournament, Final Score), da non confondere ovviamente col ben più altisonante ed estremamente rinomato Michael Mann, una pellicola sceneggiata da Stephen Cyrus Sepher (che nel film, peraltro, interpreta la parte di Dante), tratta dal suo omonimo romanzo, della durata di un’ora e trentatré minuti.

Bus 657 è stato distribuito negli Stati Uniti dalla Lionsgate direttamente in home video e non è mai giunto sui nostri grandi schermi ma è attualmente in programmazione su Netflix ed è acquistabile, a una modicissima cifra, in dvd e Blu-ray per conto della Minerva.

Si tratta, infatti, di un secco e adrenalinico thriller d’azione di facile consumo e senza troppe pretese. Piuttosto banale nel suo svolgimento narrativo e assai stereotipato nella caratterizzazione, tagliata con l’accetta, dei vari characters che in esso vi abitano, movimentando la sussultante vicenda scoppiettante.

Eppure, nonostante sia dichiaratamente un b movie senza robusto mordente e abbastanza fiacco, prevedibile nel suo stringato minutaggio allineato ai più scontati stilemi da puro action di veloce intrattenimento, malgrado le medie recensorie decisamente insufficienti ottenute sui maggiori aggregatori, Bus 657 si avvale innanzitutto di un cast alquanto di rilievo pur essendo, appunto, un film di genere di seconda categoria.

Trama:

Luke Vaughn (Morgan) è un modesto portantino-magazziniere del lussuoso casinò Swan. Ove presta servizio per conto del ricco ma assai corrotto proprietario Francis ‘Il Papa’ Silva (De Niro), un viscido intrallazzatore che gestisce laidi, misteriosi affari sporchi assolutamente illegali.

La figlia di Luke abbisogna, quanto prima, d’importanti cure mediche poiché gravemente malata. Al che, Luke, per riuscire a pagarle le cure, non disponendo del denaro necessario utile a soddisfarle e coprirle, implora lo “strozzino” suo capo Silva di prestargli i soldi. Il Papa (The Pope nella versione originale) glieli rifiuta categoricamente con plateale intransigenza.

A questo punto, Luke è costretto a rapinare lo stesso casinò in cui lavora, assoldando un piccolo manipolo di spregiudicati rapinatori impavidi. I quali, senza sprezzo del pericolo, incuranti o semplicemente menefreghisti che rubare denaro dal casinò possa scatenare la furibonda ira vendicativa del Papa, si lanciano in tale coraggiosissimo ladrocinio, come si suol dire, non autorizzato.

Inoltre, il denaro che riusciranno a sottrarre dalle casseforti del casinò non è reclamabile poiché illecitamente riciclato.

Dopo aver rapinato il casinò, la banda capeggiata da Luke e dai suoi intrepidi, duri soci, fra cui il forzuto e armato sin ai denti Jason Cox/Dave Bautista, parte all’assalto di un pullman, prendendo in ostaggio tutti i suoi passeggeri, compreso il conducente.

Luke e i suoi colleghi vengono dunque inseguiti, in una lotta senza esclusione di colpi e violenti corpo a corpo, pirotecniche esplosioni e innumerevoli colpi di scena mozzafiato, lungo le strade d’America.

Sino ad arrivare al detonante finale con tanto di twist inaspettato e inaudito che, naturalmente, per non fare spoiler, non riveleremo.

Come dicevamo, Bus 657 non è certamente un granché e l’inanellarsi, da copione, delle botte e degli spettacolari inseguimenti, sicuramente non stupisce nessuno né può accattivare il forte interesse, per via della sua rozza messa in scena, degli spettatori oramai abituati a film di questo tipo.

Ma Jeffrey Dean Morgan vi recita con sentita, profonda intensità, Robert De Niro, sebbene relegato a poche apparizioni quasi fantasmatiche, ci regala un altro distintivo e incisivo ruolo carismatico, assurgendo addirittura a titanico deus ex machina negli ultimi minuti rivelatori e commoventi.

Se a ciò aggiungiamo le bellezze antitetiche eppur similmente sexy di Kate Bosworth e della muscolosa Gina Carano, Bus 657 potrebbe perfino appassionarvi, divertirvi e tenervi incollati allo schermo.

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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2 commenti

  1. Ho visto pochi giorni orsono il film in oggetto “Bus 657”..La recensione di Stefano,come sempre,calza a pennello. …In effetti il film non si può certo definire un capolavoro, però è avvincente quanto basta ed è un godibile “home video”, se così si può definire.
    C’è qualche incongruenza e, nonostante i colpi di scena è al tempo stesso alquanto prevedibile.Alludo soprattutto al finale. Ma nemmeno io voglio spoilerare.
    Il mio voto: 7+….Come dicevano Cochi & Renato;)… Dieci e lode a Falotico per la sua review.

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