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Hostiles – Ostili: un viaggio duro e catartico nel selvaggio West di fine ‘800

Hostiles – Ostili è l’ultimo film di Scott Cooper, regista di Out of the Furnace e Black Mass,al cinema in Italia da giovedì 22 marzo 2018, con protagonisti Christian Bale, Rosamund Pike e Wes Studi, un western molto ben costruito ed ingiustamente snobbato dagli ultimi premi Oscar

New Messico, 1892. Il Capitano Joseph J. Blocker (Christian Bale), dopo anni a combattere i Nativi americani, aspetta l’imminente pensione, che arriverà dopo un’ultima missione: scortare il Capo Cheyenne Falco Giallo (Wes Studi) in territori ostili fino alla sua terra natia, la Valle degli Orsi in Montana. Suo grande nemico sul campo di battaglia per lungo tempo, il Capitano vorrebbe rifiutare, ma non può. L’ordine arriva direttamente dal Presidente degli Stati Uniti.

Il grande capo è malato di cancro, gli resta poco da vivere, e la Casa Bianca intuisce che, se vuole un minimo rimediare agli orrori del genocidio indiano, deve compiere atti di questo tipo.

Così Blocker si mette in viaggio, con una scorta composta da veterani e giovani reclute, consapevole dei rischi: nonostante il massacro di Wounded Knee nel 1890, non tutti gli indiani sono stati sconfitti.

Qualche gruppo isolato è riuscito a fuggire dalle riserve e continua a sfogare la sua rabbia e forza, anche nei confronti di bianchi innocenti, come la famiglia di Rosalie Quaid (Rosamund Pike). Lei è l’unica sopravvissuta a un terribile attacco di Comanche ad inizio film, e viene aiutata nell’elaborare il lutto non solo dalla Cavalleria, ma anche dai Cheyenne, che inizialmente guarda con terrore e odio indiscriminato. Il viaggio sarà lungo, tempo sufficiente per tutti per crescere e magari cambiare la propria visione sul mondo che li circonda.

Cosa funziona in Hostiles – Ostili

Insolito ed impegnativo scrivere un western sulle lotte tra indiani e U.S. Army ambientato post Wounded Knee, ma non impossibile (del resto, gli atti di guerriglia continuarono fino al 1923), ed è questo il primo punto a favore dell’opera di Scott Cooper. Il suo Hostiles non risparmia la violenza, come in altre sue precedenti opere del calibro di Out of the Furnace e Black Mass, e offre decisamente tanti spunti di riflessione. Elogiare un western solo perché pro-indiani è ormai obsoleto dato che sono passati 68 anni da “L’amante indiana” di Delmer Daves, e infatti il giudizio positivo non si limita a questo, ma soprattutto al fatto che riesce a mettere tutti sullo stesso piano, pellerossa e visi pallidi. Ci sono uomini giusti e malvagi in entrambe le popolazioni, sta ad entrambi credere nel voler vivere in pace e in armonia, perché queste cose si fanno per forza in due.

Christian Bale, con lo sguardo gelido e i baffoni alla Generale Custer, manifesta perfettamente questa lotta interiore, fatta anche di silenzi lunghi diversi minuti. Il suo Capitano Blocker non vuole dimenticare il passato, ma il viaggio lo aiuterà davvero a migliorare il futuro.

Rosamund Pike riesce ad essere ancor più interessante, il suo odio unito alla disperazione rimanda al più grande capolavoro di John Ford, Sentieri Selvaggi, nella scena in cui scarica la Colt sul cadavere del Comanche, al pari di John Wayne nel 1956.

Wes Studi ha leggermente meno spazio rispetto ai due protagonisti, ma dimostra comunque di essere un attore straordinario e vera figura iconica sul grande schermo dei Nativi Americani, al pari di attori più giovani ma comunque già interpreti di ruoli memorabili come Q’orianka Kilcher (Pocahontas in The New World) ed Adam Beach (Flags of Our Fathers e Suicide Squad). Convincente anche il resto del cast con nomi importanti come Ben Foster, Jesse Plemons, Timothée Chalamet e Stephen Lang.

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Perché non guardare Hostiles – Ostili

Tra tutti i generi classici del cinema americano il Western è sicuramente quello più complicato da rievocare rispetto ad altri. È stato un periodo d’oro, spesso dalle trami semplici ma comunque poetiche grazie al bianco e nero o technicolor, e le interpretazioni di mostri sacri che non possiamo non rimpiangere (attori ma anche nostri doppiatori, come Emilio Cigoli e Gualtiero De Angelis).
Hostiles risulta essere veramente convincente al pari dei recenti capolavori di Tarantino e Iñárritu, ma potrebbe comunque non bastare per chi ha ancora troppo in mente Ford, Wayne, Gary Cooper e James Stewart.

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Film d’apertura della dodicesima Festa del Cinema di Roma, Hostiles non ha avuto la stessa fortuna del suo predecessore, Moonlight, durante l’ultima notte degli Oscar. Una piccola ingiustizia, perché qualche nomination sarebbe stata davvero motivata. Se non nelle categorie principali, almeno per la fotografia, scenografia e montaggio sonoro.

Regia: Scott Cooper Con: Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi, Adam Beach, Ben Foster, Jesse Plemons, Rory Cochrane, Q’orianka Kilcher Anno: 2017 Durata: 127 min. Paese: USA Distribuzione: Notorious Pictures

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