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BumbleBee: La Recensione – Il Lato Umano Dei Transformers

Arriva al cinema BumbleBee, lo spin-off prequel della saga dei Transformers, con protagonisti Hailee Steinfeld, Dylan O’Brien, e John Cena.

Musica e ambientazioni anni ’80, toni più caldi e narrazione classica caratterizzano il film diretto da Travis Knight, dove l’autobot B-127, al secolo BumbleBee, con le sembianze di un maggiolino giallo, scoprirà un mondo nuovo, pieno di minacce, ma anche di affetto e amicizia.

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Prima che Optimus Prime e i sui compagni arrivassero sulla Terra, una navicella di ricognizione era stata mandata sul nostro pianeta, in seguito alla continua lotta tra Autobot e Decepticon su Cybertron. Al suo interno, BumbleBee, come sarà chiamato da Charlie (Hailee Steinfeld), la ragazzina che lo troverà e se ne prenderà cura. Il robottino robottone giallo imparerà presto le vie umane – anche se non senza difficoltà – ma la sua sicurezza, e quella del pianeta, saranno minacciate dall’alleanza tra gli ingannevoli Decepticon (a cui prestano le voci in originale Justin Theroux e Angela Bassett) e il sistema militare Americano, che dopo aver stabilito la presunta pericolosità dell’autobot, gli daranno la caccia.

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Cosa funziona in BumbleBee

Non solo ricca d’azione, ma anche di cuore, la pellicola di Knight restituisce ai Transformers il loro lato umano, che forse si era un po’ perso strada facendo nelle ultime entrate della serie cinematografica a loro dedicata. Dando più spazio allo sviluppo dei personaggi e alla loro caratterizzazione, il film permette la creazione di un legame emotivo con esso e i suoi elementi, concedendo anche a chi non è avvezzo alla saga di poterne fruire liberamente, senza paura di “perdersi per strada ed essere lasciato indietro”. Molto aggiunge l’atmosfera nostalgica evocata dai toni e dal setting, come abbiamo detto anche in apertura, che punta intelligentemente sul fattore nostalgico e sulla familiarità dei tropee e dei riferimenti messi in scena.

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Perché non guardare BumbleBee

E se di classicità vogliamo parlare, forse il lungometraggio non si discosta molto da altri già visti in precedenza in quanto a intreccio, trovandosi a metà tra il coming-of-age e il fantasy, e riprendendone gli elementi base nella dinamica Charlie – BumbleBee e nell’ambiente che vi si crea intorno. È difficile parlare di originalità assoluta in questi termini, ma non è necessariamente quello l’obiettivo della pellicola. Severamente si poterebbe riassumere il tutto in un passaggio di consegna, un restart della saga che come nel primo episodio del 2007 ci mostra praticamente gli stessi personaggi, ribaltati, assuefatti dalla moda citazionista che tanto piace alla Hollywood di oggi.  In realtà questa è per molti motivi una semplificazione troppo severa per l’operato di Travis Knight e Christina Hodson (sceneggiatura) ma è giusto sottolinearlo perché gli spettatori più cinici non mancheranno di rimarcarlo.

Un po’ Herbie, un po’ E.T., ma sicuramente molto Transformers, BumbleBee diverte, intrattiene e commuove, avvicinando anche gli spettatori occasionali a un mondo ricco di mitologia e storie da raccontare – e già raccontate -, di cui si rende retroattivamente l’apripista.

BumbleBee sarà al cinema dal 20 Dicembre con 20th Century Fox

Regia: Travis Knight

 Con: Dylan ‘Brien, Hailee Steinfeld, 

 John Cena, Justin Theroux, 

 Angela Bassett, Jorge Lendeborg Jr.

 Anno: 2018  Durata: 114 Min. Distribuzione: 20th Century Fox

About Laura Silvestri

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