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Sette film di serial killer spietati basati su storie vere

Generalmente siamo tutti terrorizzati di fronte ad un film dell’orrore e l’unica cosa che possiamo dire tra noi e noi è che per fortuna si tratta solo di finzione.

Ma a volte i film d’orrore sono bastati su storie vere e soprattutto se si tratta di quelle di serial killer, allora possiamo solo pensare che fortunatamente sono morti o sono stati tutti consegnati alla giustizia.

Il nuovo film di Quentin Tarantino uscirà ufficialmente il 9 Agosto 2019 e narrerà la storia basata sugli efferati omicidi della setta di Manson ad esempio.

L’uscita è ancora molto lontana, ad oggi e si sta appena formando il cast e per ingannare l’attesa, abbiamo la possibilità di esplorare quali siano ad oggi le più riuscite storie tratte dalla cronaca più nera adattate per il grande schermo.

 

Eccovi ben 7 film che sono basati su storie realmente accadute.

 

1) Dahmer – Il cannibale di Milwaukee

E’ un film del 2002 scritto e diretto da David Jacobson e interpretato da Jeremy Renner nel ruolo del killer Jeffrey Dahmer.

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Jeffrey Dahmer (West Allis, 21 maggio 1960) è stato uno dei serial killer più depravati di tutti i tempi. Ha iniziato con un omicidio solo dopo tre settimane dall’aver conseguito il diploma di scuola superiore. Bello e affascinante, attirava i giovani a casa sua, dove generalmente li drogava, li strangolava, faceva sesso con loro (a volte anche dopo morti) e li smembrava e a volte mangiava i loro resti o li teneva come souvenir o li scioglieva nell’acido.

Nel luglio del 1991 però si lascia sfuggire Tracy Edwars che viene fermato da una volante della polizia di ronda, ancora ammanettato e seminudo . Edwars, in evidente stato di choc, racconta ai poliziotti di essere sfuggito per miracolo a un pazzo che lo aveva minacciato con un coltello. Le forze dell’ordine non immaginavano nemmeno quello che avrebbero trovato nell’abitazione di Dahmer: cose talmente raccapriccianti da fargli valere il soprannome di “mostro di Milwaukee” .

Il film è basato sul periodo culmine degli omicidi del serial killer Jeffrey Dahmer; mostra scene di assassini molto efferati in due diverse età del protagonista, da ragazzo e da adulto e mostra scene di strangolamento, smembramento e necrofilia, anche se nel film non è presente alcun riferimento alla pratica del cannibalismo.

Esiste anche un altro film dal titolo My Friend Dahmer del 2017 che descrive la sua evoluzione adolescenziale ed il ruolo di protagonista è affidato stavolta a Ross Lynch, molto somigliante al killer da giovane.

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Numero vittime: 17

Stato ad oggi: morto, picchiato a morte da un compagno di cella.

2) Wolf creek

Wolf Creek è un horror del 2005 diretto da Greg McLean, ed interpretato da John Jarratt nel ruolo di Mick Taylor che nella realtà si chiamava Ivan Milat.

Il film narra del peggior assassino che la storia australiana ricordi e si svolse dal 1989 al 1993, Ivan Milat appunto, che sceglieva come vittime soltanto turisti col sacco a pelo; molte furono uccise ed alcune delle sue vittime furono persino decapitate.

Ivan Robert Marko Milat (è questo il vero nome del killer) nacque il 27 dicembre 1944 a Newcastle, quarto di dieci fratelli e quattro sorelle e figlio di emigranti slavi in Australia.

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L’assassino venne catturato dalla polizia e condannato all’ergastolo nella realtà, mentre nel film il finale resta tutto insoluto, con un unico sopravvissuto alla vicenda.

Visto il successo di pubblico il film ebbe un sequel completamente inventato stavolta e venne persino realizzata una miniserie in due episodi per la TV nel 2015.

Wolfe Creek (in realtà si chiama così e non Wolf Creek) è un enorme cratere meteoritico con un diametro di circa 875 m e profondità di 60 m nella parte occidentale dell’Australia ed è il luogo in cui è ambientata la pellicola.

Numero vittime: 7

Stato ad oggi: in carcere, sta scontando 7 ergastoli più 18 anni, senza condizionale.

3) Bel Air – La notte del massacro

Molti non sanno che il film di Tarantino non sarà il primo ispirato alle vicende di Charles Manson, ma esiste già un film per la TV del 1976 diretto da Tom Gries ed interpretato da Steve Railsback.

Il film è molto fedele alla storia originale degli omicidi e segue anche l’arresto e la condanna di Charles Manson, colpevole di diversi crimini, tra cui il più noto è l’omicidio dell’attrice Sharon Tate, all’epoca moglie del regista Roman Polanski, che era incinta di oltre 8 mesi.

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Le riprese del film furono girate quasi tutte nei luoghi reali dei fatti, anche la Ford del 1959 guidata da Linda Kasabian fu quella originale.

I dialoghi delle scene del tribunale furono ripresi fedelmente dalla trascrizione ufficiale delle udienze del tribunale.

Ma Mason non era mai solo, la cosiddetta “Famiglia Manson”, comprendeva lui ed i suoi giovani discepoli che lo aiutavano negli omicidi.

Dal 1968 al 1972 ha manipolato i suoi seguaci  al punto da spingerli a uccidere in piccoli gruppi per suo conto con armi da fuoco, pugnali e coltelli.

Il processo iniziato nel 1970 si concluse con la condanna a morte di tutti i componenti della setta, ma nel 1972 lo Stato della California abolì la pena di morte e per Manson e i suoi, la pena venne commutata in ergastolo.

In attesa del film di Quentin Tarantino, lo riteniamo un buon antipasto di visione.

Numero vittime: 35, solo 9 accertate

Stato ad oggi: morto al Kern County Hospital di Bakersfield dopo essere stato ricoverato per un’emorragia intestinale

4) Zodiac

Zodiac è un film thriller del 2007 diretto da David Fincher. La sceneggiatura della pellicola è basata sui libri di Robert Graysmith dedicati al serial killer statunitense denominato “Killer dello Zodiaco”, che negli anni sessanta e settanta sconvolse la città di San Francisco in California.

Ed ora ci rimarrete un po’ male, infatti, a differenza degli altri casi presenti in questo articolo, l’assassino al centro di questa pellicola non è mai stato catturato e del killer sappiamo davvero poco.

Un giovane  sopravvissuto al mostro descrisse il killer come un uomo di razza bianca, alto circa 180 cm, corporatura robusta, dagli occhi di ghiaccio, anche se morì pochi giorni dopo in agonia in ospedale e non poté mai fare un riconoscimento.

John Carroll Lynch nel film interpreta Arthur Leigh Allen, il primo sospettato di essere il “Killer dello Zodiaco”.

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Il “Killer dello Zodiaco” rivendicò ben 37 omicidi, anche se la polizia crede che in realtà ne abbia uccisi solo cinque.

Il film segue il lungo tentativo di Robert Graysmith di catturare e dare un’identità all’assassino. Sebbene Graysmith, e il film, sembrano accontentarsi del sospettato come killer, il caso reale è molto meno chiaro di quanto il film lo possa far apparire.

Numero vittime: 5, forse più

Stato ad oggi: a piede libero

5) Ed Gein – Il macellaio di Plainfield

Quando i poliziotti si è recarono nella casa di campagna di Ed Gein per indagare sulla scomparsa di una donna del luogo, non avevano idea che stessero per scoprire alcuni dei crimini più grotteschi che siano mai stati commessi.

Cresciuto con un padre alcolizzato e con la madre che gli insegnavano i mali che del sesso e delle donne, divenne ossessionato dall’anatomia femminile.

Iniziò a scavare tombe per i corpi, compreso quello di sua madre, per 10 anni. I suoi esperimenti spaziavano dalla necrofilia al cannibalismo, arrivando a costruire maschere con la pelle delle sue vittime e avvolgendole su se stesso. Realizzò persino una tuta femminile integrale a corpo intero.

La versione cinematografica dal titolo Ed Gein – Il macellaio di Plainfield è un film indipendente a basso costo del 2001 diretto da Chuck Parello, con il ruolo del protagonista affidato a Steve Railsback.

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Per la particolarità della sua vita e dei suoi assassini  ispirò film come Psyco, Non aprite quella porta, Il silenzio degli innocenti, Deranged e il personaggio di Bloody Face nella seconda stagione del telefilm American Horror Story.

Numero vittime: 10, accertate solo 2

Stato ad oggi: morto per insufficienza respiratoria in seguito a un cancro

6) Monster

Monster è un film del 2003 scritto e diretto da Patty Jenkins.

È tratto dalla storia vera di Aileen Wuornos, raro caso di serial killer femminile, aveva preso di mira uomini che sosteneva che l’avevano violentata o corteggiata pesantemente.

Il padre, Leo Pittman, è un tipo strano che molesta bambini e finisce in carcere dove viene eliminato da altri detenuti.

Abbandonata da sua madre e affidata ai nonni materni,  iniziò a prostituirsi sin da bambina per pagarsi sigarette e cibo.

Fece sesso con chiunque e, quando rimane incinta a 14 anni, partorisce in un istituto un bambino che verrà successivamente dato in affidamento.

Stava lavorando come prostituta in Florida durante la sua follia omicida.

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L’affascinante Charlize Theron richiese un trucco pesante per imbruttirsi e trasformarsi nella protagonista, una somiglianza davvero impressionante che le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista nel 2004.

Numero vittime: 7

Stato ad oggi: morta nel 2002 in seguito ad iniezione letale

7) Henry, pioggia di sangue

E’ un thriller-horror del 1986, diretto da John McNaughton e ispirato alla vita del serial killer Henry Lee Lucas, uno dei serial killer più controversi e sanguinari della storia del crimine americano, interpretato da Michael Rooker.

Il film è divenuto un classico del genere slasher, e può oramai essere benissimo considerato un cult.

Nato il 23 agosto del 1936 a Blacksburg, un paese sperduto fra i monti della Virginia, con padre alcolizzato e madre prostituta che portava a casa la maggior parte dei guadagni.

Il primo omicidio di Lucas fu probabilmente sua madre.

Ci sono prove evidenti che lo collegano ad altri dieci omicidi, ma in prigione ha iniziato a confessare centinaia di casi irrisolti. La maggior parte di quelle confessioni si rivelarono false.

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Nel film, le sue vittime sono del tutto casuali, tra cui un buon samaritano che si ferma per aiutare Lucas a riparare la sua auto.

Girato in pellicola in soli 28 giorni a basso budget (125.000 dollari circa) per problemi di censura fu distribuita nelle sale soltanto tre anni dopo.

Per il suo stile scarno e quasi documentaristico, privo di virtuosismi, la pellicola appare molto disturbante.

Molti non sanno che nel 1996 venne realizzato un sequel Henry II: Portrait of a Serial Killer, diretto da Chuck Parello e con Neil Giuntoli nel ruolo del killer, che non ebbe molto successo.

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Numero vittime: 600, ma forse su molte di loro mentiva

Stato ad oggi: morì per un infarto in prigione.

(Fonti wikipedia, latelanera)

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