The Wizard of Lies: Ieri sera, in prima tv assoluta, è passato su Sky Cinema Uno il film di Barry Levinson con Robert De Niro nei panni di Bernie Madoff.
Un prodotto assolutamente da non perdere. E, se vi è sfuggito alla prima visione, recuperatelo nelle repliche.
Parte placido The Wizard of Lies, interrotto già dalla suspense repentina questo serpeggiante, nuovo TV movie di Barry Levinson, per la prestigiosa HBO. Fortemente voluto, nonostante molte difficoltà produttive, dal suo interprete De Niro e dalla sua socia in affari Jane Rosenthal, si staglia prominente nel desolante panorama moderno per la sua indubbia veridicità e la tensione che si respira in ogni fotogramma. Asciutto, levigato, qua e là bolso e soporifero come la recitazione di un De Niro talmente “assorto” nel personaggio da esserne quasi estraneo, sopraffino per la fotografia acquosa e increspata, un ottimo esempio di Cinema alla televisione, “dilatato” a due ore per esigenze capibili. La Pfeiffer è bravissima, rende al meglio il dolore della sua Ruth con passione e perfetta adesione al ruolo, divisa dall’amore incondizionato per un marito rovina-famiglia e la sua voglia di fuga da una realtà imprigionante, che la rende schiava dell’insopprimibile giudizio “superficiale” della gente pettegola e maligna. Nivola fa il suo dovere di figlio iper-sensibile, modellando un uomo oberato dalla figura “idolatrata” dell’idolo paterno, bluff colossale che lo “impicca” nella sospensione dell’incredulità. Molti dubbi rimangono dopo la visione e forse Madoff non è Ted Bundy ma egualmente un monster di proporzioni titaniche. Sofferente, lancinante nella sua apparente impassibilità introspettiva come un De Niro languido nel suo tramonto inesorabile e micidiale.
The Wizard of Lies è stato candidato a 4 Emmy Awards ed è stato ampiamente lodato, pur con qualche eccezione, dalla Critica, che ha apprezzato soprattutto la linea registica di Levinson, oramai abituato ai biopic sui personaggi controversi, e per la prova recitativa di De Niro, finalmente in un ruolo di notevole spessore drammatico, dopo molte prove recenti dimenticabili e troppo leggere.
Da vedere.
Bel film. Il regista è riuscito ha raccontare l’attuale triste realtà ed ad accontentare gli stupidi.
A causare la crisi é stato il sistema economico americano e i suoi avidi burattinai. Già tre anni prima l’Ufficio Fiscale sapeva e non è intervenuto nella speranza che le cose si aggiustassero da sole o per prendersi il tempo per fare di Madoff il capro espiatorio.
Ah, mi dimenticavo; il Sistema Economico Americano e non solo quello, è meglio conosciuto come Avidità della gente comune.