Resident Evil: The Final Chapter, moglie (Milla Jovovich) e marito (Paul W. S. Anderson), tornano a lavorare insieme con quello che si preannuncia essere, almeno per il momento, l’ultimo capitolo della saga cinematografica dedicata al survival horror videoludico più famoso e longevo di sempre.
Dopo il tradimento di Wesker (Shawn Roberts) a Washington DC, Alice (Milla Jovovich) sembra essere l’unica sopravvissuta di una battaglia che nelle intenzioni doveva annientare i non morti. Sola e senza un vero obbiettivo, viene contattata da una vecchia conoscenza che la mette al corrente di un tremendo piano della Umbrella Corporation per spazzare via definitivamente il genere umano. Alice deve tornare dove tutto è iniziato, all’Alveare di Raccoon City, per cercare di fermarli e salvare gli ultimi superstiti. Per compiere la sua missione ha pochissime ore a disposizione e in questa corsa contro il tempo, potrà contare su vecchi amici e nuove alleanze per una battaglia ricca di colpi di scena e orde di famelici zombi.
Il sesto capitolo della saga cinematografica, “Resident Evil: The Final Chapter“, riprende esattamente da dove si era concluso il precedente episodio, Resident Evil: Retribution (2012), e ci immerge immediatamente in un ritmo sfrenato caratterizzato da mostri, inseguimenti, pallottole, salti e tante esplosioni. A quattro anni di distanza dall’ultima fatica, Milla Jovovich torna a vestire i panni dell’eroina ammazza non morti più amata e desiderata della cinematografia moderna. Un personaggio cinematografico che nell’arco evolutivo di 14 anni non ha smarrito il suo fascino di valchiria implacabile che ha convinto milioni di fan. E’ bene dire che in realtà il suo personaggio non ha mai goduto di una vera e propria evoluzione, se non la totale consapevolezza di come affrontare e uccidere centinaia di nemici. Siamo ovviamente al cospetto di prodotti per la quasi totalità banali, sbeffeggiati da critica e parte del pubblico, tuttavia è innegabile che le gesta di Alice hanno ampiamente convinto una buona parte di pubblico che si riversa nelle sale, capitolo dopo capitolo, alla ricerca di sano sollazzo.
In primo luogo il successo della serie cinematografica va sicuramente ricercato nei fan di quella videoludica, lo zoccolo duro degli appassionati è anche videogiocatore, ma sopratutto alla capacità di regalare del sano intrattenimento usa e getta: ritmo serrato, scene d’azione spesso memorabili e qualche fugace colpo di scena, non sempre coerente ma concepito intelligentemente per mantenere vivo l’interesse dello spettatore. Non è da meno questo sesto e ultimo capitolo, anche se considerato il finale non siamo così sicuri che sia realmente finita qui, concepito con lo scopo di concludere il cerchio. “Resident Evil: The Final Chapter” è un susseguirsi di inseguimenti, di scontri e incontri. Una corsa contro il tempo nella quale sono stati racchiusi tutti gli elementi tipici che hanno reso celebre la saga ma anche tutti i suoi difetti e cliché.
“Resident Evil: The Final Chapter” è esattamente quello che ogni fan della serie si aspettava e voleva. Orde di zombie indemoniati, azione, dialoghi banali farciti da battute idiote e tanto sangue. Per il resto degli spettatori, il consiglio è quello di concedere il loro tempo e i loro soldi altrove. Non troverete originalità ne intelligenza. Fucking zombies idiot!! Resident Evil piace proprio per questo.
Commento Finale - 62%
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Durata la bellezza di 6 capitoli la saga cinematografica di "Resident Evil", trova il suo epilogo in un capitolo che come i suoi predecessori, punta dritto al cuore dell'intrattenimento. Violento, divertente e idiota, "Resident Evil: The Final Chapter", è quello che tutti i fan della saga si aspettavano. Il resto del pubblico può rivolgere l'attenzione alle altre meritevoli pellicole presenti ora in sala.