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La La Land – Recensione – Un Film di Damien Chazelle

Dopo aver stregato Venezia e vinto 7 Golden Globe, arriva nelle nostre sale il film più atteso dell’anno, La La Land. Emma Stone e Ryan Gosling sono i protagonisti di una struggente storia d’amore a tempo di jazz sotto il cielo di una Los Angeles che rimane a guardarli. 

Scelto come film di apertura alla Mostra del Cinema di Venezia 2016 – dove Emma Stone si è aggiudicata la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile – vincitore di sette Golden Globe, tra cui migliori attore e attrice e candidato all’Oscar con ben 14 Nomination, La La Land è un vero e proprio musical che se da un lato è quasi un omaggio amorevole al musical hollywoodiano degli anni Cinquanta, dall’altro si mostra in tutta la sua modernità raccontando lo stesso mondo, ormai in decadenza. Mia (Emma Stone) è un’aspirante attrice, cameriera di professione, che si destreggia tra un provino e l’altro; Sebastian (Ryan Gosling) è un musicista jazz che vorrebbe far rivivere la grandezza di questo genere, ormai adatto solamente ai novantenni degli storici locali di Los Angeles. L’incontro del tutto casuale, il doppio racconto dai due punti di vista dei protagonisti, l’amore che non dovrebbe sbocciare e invece sboccia ma alla fine deve fare i conti con la vita reale.

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Los Angeles fa danzare a ritmo adrenalinico un intero corpo di ballo sul tetto delle macchine ferme lungo una ingorgo cittadino in un piano sequenza spettacolare, fa volteggiare Emma Stone e Ryan Gosling su una terrazza panoramica che guarda uno squallido spettacolo di strade e ciminiere e infine, apre per loro una strada fra le stelle e per il pubblico i condotti lacrimali. La La Land è un musical in ogni suo istante, indipendentemente dalla presenza o meno di pezzi musicali: è qualcosa che riguarda il ritmo e non semplicemente le canzoni. Il film è un continuum narrativo e stilistico in cui un genere musicale (il jazz) ed uno cinematografico (il musical) si incontrano per rinascere a nuova vita.

La struttura narrativa è divisa in due grandi macro-sezioni: nella prima, vi è il classico, con un tocco contemporaneo che emoziona per forza visiva e per il coraggio di avere la voglia di raccontare i sogni e la loro magia. Per tutta la prima ora è il musical hollywoodiano ad essere il protagonista assoluto: La La Land riesce ad accarezzare il cuore dello spettatore coinvolgendolo nella tensione amorosa di Mia e Sebastian senza dimenticare di ottenere il massimo dal potenziale visivo tipico del genere. Colori vivaci e allegri si contrappongono a chiaroscuri che mettono in risalto i protagonisti e le loro emozioni. Poi, dopo averci regalato un viaggio onirico, il regista, in maniera quasi crudele, nella seconda parte, ci riporta con i piedi per terra, con qualcosa che non aveva mai sfiorato i musical precedenti: la realtà.

Al suo secondo lungometraggio, dopo l’acclamato Whiplash, Damien Chazelle non lesina su nulla: colori, spazi, colpi di teatro e citazioni hollywoodiane. Il dosaggio degli ingredienti è però sapiente, la loro alchimia frizzante: merito della sua freschezza ed energia comunicativa. Ma la poesia e il genio del film non risiedono solo nella tecnica registica, anzi. Stanno nella sua leggerezza mai banale, nel saper essere tecnicamente accattivante per i più “snob” e teneramente emozionante per ogni tipo di pubblico. Malinconico, capace di far volare letteralmente la fantasia del pubblico, in un gioco di rimandi che, quando ci si sta tranquillizzando per il finale, portano lo spettatore sulle montagne russe delle emozioni. E in quel momento La La Land, favola appagante e struggente, raggiunge il suo apice, senza respiro, col cuore dello spettatore che batte fino all’ultimo secondo.

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Tra cinefilia e intrattenimento, musiche che si imprimono nella testa e regia magistrale, Damian Chazelle dirige una vera e propria lezione di cinema. Quando la canzone finisce e le note del piano non risuonano più nel locale, il mondo ci appare un po’ più amaro di quello che ci avevano mostrato. La La Land riesce ad essere una storia dei nostri tempi, di sogni e realtà che fanno fatica a convivere eppure ci riescono, di qualcosa che perdi e qualcos’altro che non potrai mai più lasciare, anche se la vita ti costringe a seguire il corso che vuole lei.

Regia: Damien Chazelle Con: Ryan Gosling, Emma Stone, J.K. Simmons, Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh Pence, Jason Fuchs Anno: 2016 Durata: 128 Min. Paese: USA Distribuzione: 01 Distribution
Dopo aver stregato Venezia e vinto 7 Golden Globe, arriva nelle nostre sale il film più atteso dell'anno, La La Land. Emma Stone e Ryan Gosling sono i protagonisti di una struggente storia d’amore a tempo di jazz sotto il cielo di una Los Angeles che rimane a guardarli.  Scelto come film di apertura alla Mostra del Cinema di Venezia 2016 - dove Emma Stone si è aggiudicata la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile - vincitore di sette Golden Globe, tra cui migliori attore e attrice e candidato all'Oscar con ben 14 Nomination, La La Land è un vero e proprio musical…
Commento finale - 85%

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La La Land

Storia d'amore e allo stesso tempo omaggio ai musical hollywoodiani degli anni d'oro, La La Land ha i colori di "Un Americano a Parigi" e i movimenti di macchina elaborati dello studio system, ma è un film contemporaneo con delle musiche trascinanti, capace di lavorare sui sentimenti più semplici. L'opera riesce ad accarezzare il cuore dello spettatore coinvolgendolo nella tensione amorosa di Mia e Sebastian senza dimenticare di ottenere il massimo dal potenziale visivo tipico del genere. Colori vivaci e allegri si contrappongono a chiaroscuri che mettono in risalto i protagonisti e le loro emozioni. In un paradosso sottile è la realtà il palcoscenico e il palcoscenico un sogno, privo di quella magia che invece caratterizza la quotidianità.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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