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Il Contagio – Abbiamo incontrato il cast del film presentato alle Giornate degli Autori di Venezia74

Matteo Botrugno e Daniele Coluccini ritornano alle Giornate degli Autori di Venezia con Il contagio, tratto dal romanzo di Walter Siti. Abbiamo incontrato il cast artistico e i registi del film a Venezia 74.

In concorso alle Giornate degli Autori a Venezia74, Il Contagio si ispira all’omonimo romanzo di Walter Siti, che nel 2008 profetizzava i fatti di Mafia Capitale. Ora quel libro trova una forma nuova grazie all’omonimo film della coppia Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, che sette anni dopo Et in Terra Pax, presentato sempre alle Giornate degli Autori di Venezia, portano al Lido una storia di periferia romana in cui si muovono, come in un formicaio, tante vite diverse, in un contagio, per l’appunto, tra borghesia e periferia: “Il film, nella prima parte, è un racconto corale di storie e di personaggi, anche di quelli che apparentemente non sembrano trovare una loro collocazione successivamente li ritroviamo. La seconda parte, invece, il personaggio interpretato da Maurizio Tesei, Mauro, diviene quasi schiavo della sua sete di fama e di potere e va via dalla periferia che tanto amava e va al centro del potere e viene contagiato da un mondo che non gli appartiene. Ovviamente, il finale chiuderà le varie storie. Abbiamo puntato anche a livello cromatico a differenziare le due parti in modo che sembrino diverse tra loro, che quasi appartengano a due mondi incompatibili ma in realtà si equilibrano e sono due facce della stessa medaglia.”

Fa eco a Matteo BotrugnoDaniele Coluccini: “Io credo anche che le due parti del film sono evidentemente distinte tra loro come quando si prendono due fotografie: possono essere molto diverse e non hanno motivo di esistere una rispetto all’altra, ma poi quando le si accosta diventano quasi una terza cosa che è la giusta posizione di quelle due cose precedenti e che da una lettura d’insieme. Come quelle clessidre che andavano negli 90 con equilibri che non si mescolano ma che fanno parte dello stesso oggetto.”

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Quando viene chiesto a Walter Siti se, mentre scriveva, ne immaginava una versione cinematografica l’autore del romanzo risponde: “No, io in genere mi facevo un punto di onore il fatto che i miei libri non potessero essere trasposti. E’ un valore proprio della scrittura che in quanto tale non può essere trascritto in altri mezzi. Poi c’è stata tutta una storia di registi che mi hanno chiesto di poter fare i miei libri ma non è mai successo niente, addirittura con Daniele Vicari abbiamo lavorato tre mesi ad una sceneggiatura che doveva essere fatta apposta per un film e non è andata. Gianni Amelio per Il Contagio mi aveva detto che sicuramente lo avremmo fatto avendo un contatto con la Rai ma non è successo niente. E quindi mi ero convinto che niente sarebbe mai successo, così quando loro mi hanno chiesto i diritti pensavo non succedesse ancora una volta niente e invece è successo. Io volutamente non ho voluto entrare nella cosa perché penso che siano due linguaggi completamente diversi.”

Vinicio Marchioni, che interpreta Marcello, culturista dalla sessualità incerta, sposato con Chiara (Anna Foglietta) e mantenuto dal professor Walter (Vincenzo Salemme) è che convinto che Il Contagio sia anche e soprattutto una storia d’amore: “Ci sono più storie d’amore. Marcello ci apre a questo mondo attraverso la voce narrante del professore. Rispetto al romanzo, l’adattamento cinematografico segue inevitabilmente tutte le storie. E protagonista del film è, forse, proprio la mancanza d’amore che detta i comportamenti dei personaggi.” Per quanto riguarda il “cattivo” del film, interpretato da Maurizio Tesei, l’attore spiega: Mauro non è cattivo, commette degli errori, ma è quasi obbligato dall’etichetta della vita facile, la felicità nel mondo benestante. Per ottenere tutto questo sacrifica tutto.”

 

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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