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Fortunata e Jasmine Trinca infiammano le Notti di Cinema a Piazza Vittorio

Fortunata e Jasmine Trinca protagoniste assolute de le Notti di Cinema a Piazza Vittorio: una calda notte romana, una gremita sala all’aperto e una numerosa platea intervenuta, lunedì sera, per la proiezione del film di Sergio Castellitto.

Roma, lunedì 31 agosto. E’ una serata caldissima, eppure la sala Bucci de Le Notti di Cinema a Piazza Vittorio si affolla per la proiezione di Fortunata di Sergio Castellitto e per incontrare la sua protagonista, vincitrice de La Palma D’oro come migliore attrice in Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes, Jasmine Trinca. Fortunata, la protagonista dell’opera lavora come parrucchiera a domicilio. Ha un ex-marito (Edoardo Pesce) che continua a tormentarla e una figlia di 8 anni, Barbara (Denise Centanni). Ha un grande sogno nel cassetto: aprire un negozio tutto suo assieme al suo vicino di casa, Chicano (Alessandro Borghi), che conosce fin da quando era bambina.

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Una donna forte, già caratterizzata dal suo nome nel titolo, che urla, sogna e si dispera, piange, fa l’amore, ama senza freni : “E’ difficile trovare film dove una disgraziata è protagonista e in cui suo malgrado diviene un’eroina, Fortunata per me è stato un film bellissimo ma difficilissimo. Ho davvero faticato tanto, mi hanno portato su un territorio in cui non mi sentivo molto a mio agio, una strada diversa da quelle che conoscevo: credo sia stato questo a portarmi verso qualcosa di unico. In questo film c’è tutto quello che io non sono, c’è tutto un fuori che io non conosco nella vita: la postura, la voce di fortunata, l’idea di spezzare un’armonia nelle cose. Fortunata è una donna che non ha, in qualche modo, pudore, ha un profondo senso della sconfitta, è sfrontata.”

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Sospeso tra un cinema che vorrebbe seguire un impeto, una passione, ma che sembra frenato da una scrittura molto spesso altisonante, che gli impedisce di decollare, Castellitto costruisce un dramma popolare che sospende i suoi antieroi tra la realtà e la fantasia. Un universo grottesco di amore, passione e distruzione che trascende il respiro pop che lo circonda e ridefinisce. Tra dialoghi surreali e sequenze folli, Fortunata assomiglia alla sua protagonista: accattivante, seducente e inverosimile. Un ritratto che, rispolverando il Neorealismo, regala un dramma caotico e intenso: “E’ improponibile pensare o far riferimento ad un cinema passato oggi, però in qualche modo il film di Sergio si ispira a quel cinema li, a delle figure come la Magnani, che sono riferimento di questo personaggio. C’è qualcosa che è entrato nel cinema di Castellitto e in me ragazza, quando adolescente, ho visto delle cose. Noi tutti siamo formati da quello che vediamo.”

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Tre sono gli uomini che si muovono nella vita di Fortunata: l’ex-marito poliziotto, un giovane tatuatore con problemi di droga e lo psicologo della figlia. Quest’ultimo, che ha il volto di Stefano Accorsi, si guadagna presto l’affetto di Fortunata perché, ai suoi occhi di donna semplice, il medico diventa simbolo di certezze, garanzia di un tenore di vita diverso e dunque di speranza per lei e la sua bambina. Se Accorsi e Borghi si limitano a riciclare i personaggi del passato, Pesce stupisce con una performance feroce e graffiante. Un salto di qualità che dimostra al pubblico di eccellere tanto nella commedia quanto nel dramma. Affascina e intenerisce il giovanissimo volto di Denise Centanni e della forte sintonia con la Trinca nelle scene “carnali”, forse le meglio riuscite, tra madre e figlia: “Siamo costituiti da esperienza, da quello che viviamo e vediamo, io non faccio mai riferimento diretto, quando faccio l’attrice, alle mie cose private, ma esiste un archivio emotivo che custodiamo, quindi non necessariamente sono queste le cose che io ho vissuto o di cui ho fatto direttamente esperienza ma si attinge comunque da un nostro proprio bagaglio. C’è quindi l’esperienza di aver visto delle cose, di aver fatto esperienza della vita e in questo caso, di essere madre. La carnalità tra madre e figlia, in questo assetto dove manca un’amore, un eros esterno, ha quasi bisogno di questo contatto che in alcune scene diviene proprio carnalità.”

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Una sceneggiatura che non ripaga fino in fondo quanto di buono aveva fatto intravedere nella prima parte, ma che anzi cade nel cuore del film, tra tragedie greche, disgrazie imminenti, jackpot milionari e una Roma multietnica piena zeppa di cliché come ciliegina sulla torta. Alcuni personaggi come lo psicologo di accorsi e la mamma malata di Alzaimer del Chicano restano figure prive d’uno spessore credibile, ingranaggi di un melò che sembra non riuscire a correre dietro la sua protagonista. Fortunata si eclissa simbolicamente nell’acqua, mentre il solito Vasco in sottofondo, ci ricorda che bisogna vivere e pensare che domani sarà sempre meglio.

Fortunata e Jasmine Trinca protagoniste assolute de le Notti di Cinema a Piazza Vittorio: una calda notte romana, una gremita sala all'aperto e una numerosa platea intervenuta, lunedì sera, per la proiezione del film di Sergio Castellitto. Roma, lunedì 31 agosto. E' una serata caldissima, eppure la sala Bucci de Le Notti di Cinema a Piazza Vittorio si affolla per la proiezione di Fortunata di Sergio Castellitto e per incontrare la sua protagonista, vincitrice de La Palma D'oro come migliore attrice in Un Certain Regard all'ultimo Festival di Cannes, Jasmine Trinca. Fortunata, la protagonista dell'opera lavora come parrucchiera a domicilio. Ha un…
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Fortunata

Presentata in concorso a Cannes nella sezione Un Certain Regard, l'ultima fatica firmata dalla coppia Mazzantini-Castellitto, ha come protagonista una giovane madre, una parrucchiera a domicilio, una donna forte, già caratterizzata dal suo nome nel titolo, Fortunata, che urla, sogna e si dispera, piange, fa l’amore, ama senza freni. Sospeso tra un cinema che vorrebbe seguire un impeto, una passione, ma che sembra frenato da una scrittura molto spesso altisonante, che gli impedisce di decollare, Castellitto costruisce un dramma popolare che sospende i suoi antieroi tra la realtà e la fantasia. Un universo grottesco di amore, passione e distruzione che trascende il respiro pop che lo circonda e ridefinisce. Tra dialoghi surreali e sequenze folli, Fortunata assomiglia alla sua protagonista: accattivante, seducente e inverosimile.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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