Home / RECENSIONI / Commedia / Caccia al Tesoro – I Vanzina rendono omaggio a Napoli in uno dei loro film più ispirati

Caccia al Tesoro – I Vanzina rendono omaggio a Napoli in uno dei loro film più ispirati

Dopo Non si ruba a casa dei ladri, i fratelli Vanzina tornano al cinema con Caccia al tesoro, commedia che prende spunto da Operazione San Gennaro di Dino Risi per rendere omaggio, in uno dei loro film più ispirati, a Napoli.

Caccia al Tesoro ruota intorno a Domenico, interpretato da Vincenzo Salemme, un attore fallito che vive nella casa della cognata Rosetta (Serena Rossi) con il nipotino di nove anni affetto da una malattia cardiaca grave ma anche operabile. La guarigione del bambino è possibile solo sottoponendolo ad un’operazione negli Stati Uniti dal costo elevato, circa 160 mila euro. Domenico e Rosetta decidono di chiedere un miracolo a San Gennaro. Un equivoco fa credere alla coppia che il Santo vuole che rubino la preziosa mitra del suo famoso tesoro. Così, insieme a Ferdinando (Carlo Buccirosso), uno squattrinato, anche lui lì per chiedere la grazia, decidono di formare un’improbabile banda di ladri.

Caccia-al-tesoro-recensione-alto

Cosa funziona in Caccia al Tesoro

Con citazioni e richiami celebri, Caccia al tesoro si fonda su due palesi fonti di ispirazione principali: Operazione San Gennaro di Risi (bellissima la scena sulla stessa terrazza utilizzata nel fil da Nino Manfredi), e I soliti ignoti di Monicelli. Non manca, inoltre, il riferimento a Gomorra, dove il boss detto il Mastino (Francesco Di Leva) fa il miracolo al posto di San Gennaro e procura i soldi per l’operazione dicendo “Siamo gente di malaffare, ma di cuore”. Ma sono soprattutto novanta minuti che scorrono via veloci, con ottimi spunti di risate per tutti i gusti. C’è una Napoli vivace e colorata, ma non folkloristica, nonostante le riprese del golfo da cartolina e la scelta di Napul’è di Pino Daniele come colonna sonora. Il cast si dimostra il punto di forza: non solo la coppia Salemme-Buccirosso, ma anche Christiane Filangieri, Max Tortora e Serena Rossi riescono a donare verve ai dialoghi un po’ scontati tenendo bene ritmo e tempi comici.

Caccia-al-tesoro-recensione-centro

Perché non guardare Caccia al Tesoro

Se il film è chiaramente un omaggio a Operazione San Gennaro e I Soliti Ignoti, i due cineasti romani non colgono totalmente nel segno, pur avvalendosi del talento dell’affiatatissima coppia comica Salemme-Buccirosso. Soprattutto, perché Caccia al tesoro dimostra subito di avere obiettivi e aspirazioni limitate: la sceneggiatura teatrale mostra un confezionamento eccessivamente forzato, che vistosamente cita la commedia italiana anni ’50 e ’60.

Caccia-al-tesoro-recensione-basso

Collocandosi su un livello un po’ più alto del resto della produzione dei fratelli Vanzina degli ultimi anni, Caccia al tesoro è un discreto omaggio alla città di Napoli e ai suoi costumi, che non sfocia nella volgarità ma si mantiene sul registro della leggerezza garbata, riuscendo anche a regalare qualche sorriso.

Regia: Carlo Vanzina Con: Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Max Tortora, Christiane Filangieri, Serena Rossi, Gennaro Guazzo Durata: 90 Min. Anno: 2017 Paese: Italia Distribuzione: Medusa Film

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

Guarda anche

mindcage-mente-criminale-recensione-film-copertina

Mindcage – Mente Criminale – Recensione del film di Mauro Borrelli

Mindcage – Mente Criminale: Dall’8 giugno nei cinema Mindcage, thriller psicologico di Mauro Borrelli distribuito …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.