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Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore – Recensione – Un Film di Robin Pront

Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore: Arriva sui grandi schermi italiani una nuova conferma di quella che può essere definita come la Nouvelle Vague del cinema belga che dopo lo splendido Alabama Monroe piazza una ennesima candidatura agli oscar come miglior film straniero in pochi anni con Le Ardenne che tra l’altro vede Veerie Baetens nuovamente protagonista come nel film del 2012.

Dimenticate il Belgio delle favole che è presente nell’immaginario di tutti noi, il paese dell’ordine e della pulizia, dei paesaggi incantati, del cioccolato sublime, delle famiglie numerose e felici cullate da una economia solida e da uno stato sociale degno di questo nome. La pellicola di Robin Pront non è nulla di tutto ciò. Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore è freddo, sporco, dolore, disagio sociale e sangue.

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Tutto principia della più classica delle rapine finita male durante la quale Kenneth, un credibilissimo Kevin Janssens, viene preso dalla polizia e si sacrifica in carcere per quattro anni senza mai denunciare il fratello (Jeroen Perceval) e la fidanzata (Veerie Baetens), suoi complici, anche se quest’ultima dopo i primi tempi sparisce dalla circolazione. Alla fine della detenzione Kenneth è motivato e pronto a riprendersi la sua vita, purtroppo però scoprirà che non è così facile e che molto può succedere in quattro anni.

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Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore è una pellicola drammatica in salsa noir ben scritta e ben interpretata, sebbene lontana anni luce dai paragoni altisonanti a cui viene indebitamente accostata (Trainspotting, il primo Tarantino), che mantiene costantemente acceso l’interesse del telespettatore seppur non sia caratterizzata da particolari guizzi creativi né in termini di scrittura né in termini di montaggio. Il merito va tutto alle sapienti mani di un cast di esperienza, affiatato e ben calibrato, in cui spicca uno strepitoso Jan Bijvoet, che ci porta lontanissimo dalle lande incantate del Belgio e ci catapulta nelle atmosfere buie, umide e fumose di riuscitissime pellicole quali “Un gelido inverno”.

Una efficacissima prova per lo sconosciuto Robin Pront che si mostra sicuro e consapevole dietro la macchina da presa e che se avesse avuto fra le mani una sceneggiatura più coraggiosa probabilmente avrebbe firmato un piccolo ed irrinunciabile capolavoro. Caro Robin, ora niente scuse, ci aspettiamo solo grandi cose da te. Assolutamente consigliato.

Regia: Robin Pront Con: Kevin Janssens, Jeroen Perceval, Veerle Baetens, Jan Bijvoet, Viviane de Muynck Anno: 2015 Durata: 96 min. Paese: Belgio Distribuzione: Satine Film
Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore: Arriva sui grandi schermi italiani una nuova conferma di quella che può essere definita come la Nouvelle Vague del cinema belga che dopo lo splendido Alabama Monroe piazza una ennesima candidatura agli oscar come miglior film straniero in pochi anni con Le Ardenne che tra l’altro vede Veerie Baetens nuovamente protagonista come nel film del 2012. Dimenticate il Belgio delle favole che è presente nell'immaginario di tutti noi, il paese dell’ordine e della pulizia, dei paesaggi incantati, del cioccolato sublime, delle famiglie numerose e felici cullate da una economia solida e da uno…
Commento Finale - 66%

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Le Ardenne

Metti un Belgio che non ti aspetti: Freddo, duro, cattivo, disadattato e conturbante, metti un cast strepitoso nelle mani di un Robin Pront consapevole e sicuro di sé e avrai il film che non ti aspetti. Una nuova prova della Nouvelle Vague del cinema belga che oramai ci regala solo soddisfazioni. Le Ardenne, assolutamente consigliato.

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