Annabelle 2: Creation: La bambola demoniaca protagonista dell’universo cinematografico di The Conjuring, torna al cinema con un secondo capitolo in cui viene mostrata finalmente la genesi della maledizione. Alla direzione troviamo David F. Sandberg, regista svedese salito alla ribalta con il corto Lights Out, adattato per il grande schermo dallo stesso la scorsa estate, che ha attirato le attenzioni di James Wan, produttore e autore dell’intera saga.
Ambientato inizialmente negli anni’40, “Annabelle 2: Creation”, racconta la tragica storia della famiglia Mullins, due genitori che hanno perso la loro bambina per un tragico incidente. Dieci anni più tardi, Samuel (Anthony LaPaglia) Esther (Miranda Otto) Mullins, decidono di accogliere nelle loro vite ma soprattutto nello loro casa un gruppo di sei ragazzine e una suora provenienti da un orfanotrofio chiuso. Quella che doveva essere una buona azione, si trasformerà ben presto in un incubo a causa di una bambola posseduta, Annabelle, realizzata dallo stesso padrone di casa.
La saga di Annabelle continua con un secondo capitolo che in realtà ci mostra e ci spiega la genesi della sua maledizione. L’origine del male come spesso accade nasce da una perdita, in questo caso una bambina amorevole, non proprio in perfetta salute, figlia di un artigiano di bambole e una casalinga. Una famiglia come tante altre, religiosa e felice. Un fatale incidente devasta completamente il nucleo familiare e l’esperienza per quanto orribile non viene affrontata dai Mullins nel migliore dei modi. Li ritroviamo una decina di anni più tardi vittime della loro disperazione ma con l’intento di fare qualcosa di buono. Scelte sbagliate, espiazione e ovviamente dolore sono alla base di un film horror godibile che, nonostante l’abuso continuo di cliché del genere, intrattiene lo spettatore con una cura genuina nel proporre inquirenti visioni.
Sebbene carente dal punto di vista dell’originalità di scrittura e struttura narrativa, “Annabelle 2: Creation“, regala ottimi momenti da jumpscare e un invidiabile affinità di David F. Sandberg, nell’elaborare le tradizioni visive del genere. Un prodotto elegante e desideroso di spaventare il suo pubblico.
L’idea di espandere anche il genere horror nella moda degli universi cinematografici moderni, risulta ottimamente riuscita e amplifica con profitto la saga di The Conjuring. Peccato che nel 2017 ci dobbiamo ancora sorbire adulti idioti e bambini svegli.
Commento Finale - 67%
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La saga di Annabelle continua con un secondo capitolo che in realtà ci mostra e ci spiega la genesi della sua maledizione. celte sbagliate, espiazione e ovviamente dolore sono alla base di un film horror godibile che, nonostante l'abuso continuo di cliché del genere, intrattiene lo spettatore con una cura genuina nel proporre inquirenti visioni. Carente dal punto di vista dell'originalità, "Annabelle 2: Creation", regala ottimi momenti da jumpscare.