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Piccoli Brividi di Rob Letterman – Recensione Film

Piccoli Brividi“, diretto da Rob Letterman, con protagonista Jack Black, è il nuovo adattamento cinematografico della famosissima serie di libri per bambini scritta da R.L. Stine. Un approccio inaspettato agli infiniti libri di questa serie con tantissimi effetti speciali e un cast non da buttare che fanno di questo film, non un capolavoro ma un valido e piacevole intrattenimento.

L’intreccio narrativo ricorda vagamente i successi del cinema del passato anni ’80 e ’90 e inizio 2000, come gli indimenticabili “Gremlins“, Jumanji” e il suo erede “Zathura“. Sebbene inferiore ai grandi classici del genere, “Piccoli Brividi” non si rivela un fallimento totale come invece era stato il precedente tentativo cinematografico del regista in compagnia sempre delle stesso Jack Black. Il miglioramento è netto, nonostante non si tratti di un film di grande interesse per un pubblico adulto, con il tempo potrebbe diventare addirittura un cult per i giovani spettatori.

La trama è sempre la stessa, i cliché abbondano e il cast è composto dalle tipiche scelte in un film per ragazzi, ciò nonostante il prodotto finale è organico e non spiacevole. I libri dai quali è tratta la vicenda sono affrontati con ironia e con un approccio diverso da quello che ci si poteva aspettare. Forse la sovrabbondanza di effetti speciali CGI potrebbe dare fastidio, era tuttavia una scelta prevedibile ed è gestita con un effetto retro veramente intrigante. Le interpretazioni dei giovani attori sono piacevoli, il protagonista (Dylan Minnette) in particolare sembrava convincente nel suo ruolo visto e rivisto. Jack Black in forma come non si vedeva da tanto tempo, il suo ritratto di R.L. Stine è forse il miglior elemento del film. Altra nota positiva va al personaggio del pupazzo, divertentissimo e cattivissimo. Il colpo di scena è ben scritto e per niente scontato, peccato venga rovinato dal finale ovviamente buonista e tipicamente americano.

Colmo dall’inizio alla fine di semplice umorismo americano e situazioni già viste in precedenza, tutto sorretto da una sceneggiatura da manuale, senza aggiungere nulla di nuovo al panorama della cinematografia per ragazzi. Nonostante ciò il film è simpatico, intrattiene per le sue due ore, e piacerà sicuramente ai più piccoli ma anche agli adulti. Il tempo e il suo probabile successo ci dirà se potrà diventare un cult per ragazzi o verrà dimenticato insieme all’infinita quantità di film del genere sfornati dalle major hollywoodiane.

 

About Alice De Falco

Innanzitutto è fondamentale dire che prova molto imbarazzo nel descriversi in terza persona, ma cosa non si fa per la gloria. Al mondo da fine 1996, fa le scuole (come tutti) e poi le finisce (come quasi tutti), dicendo addio al liceo scientifico e ciao al magico mondo del cinema. Da grande vuole fare la regista, avere un sacco di soldi e possibilmente sposare Wes Anderson anche se è un po’ brutto.

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