The Legend of Tarzan, la nuova trasposizione cinematografica basata sul personaggio creato da Edgar Rice Burroughs, si avvale di un ribaltamento degli eventi per il ritorno del Re della giungla al cinema.
Da diversi anni Tarzan / John Clayton III (Alexander Skarsgård), è tornato alla civiltà moderna e vive serenamente la sua vita londinese come Lord Greystoke, in compagnia della sua amata e bellissima moglie Jane Porter (Margot Robbie). Invitato a tornare nel continente africano (Congo), come emissario commerciale del Parlamento britannico, ignora in realtà di essere una preziosa pedina di scambio per un complotto, costruito su avidità e vendetta, organizzato dal capitano belga Leon Rom (Christoph Waltz) e Capo Mbonga (Djimon Hounsou).
Nato dalla penna e fantasia di Edgar Rice Burroughs, per la prima volta nel 1912 sulla rivista The All-Story, il personaggio di Tarzan, rappresenta da sempre l’archetipo del bambino selvaggio allevato nella giungla dalle scimmie, che ritorna in seguito alla civilizzazione. Apparso nel corso degli anni in moltissimi adattamenti e trasposizioni (film, serie TV, cartoni animati e fumetti), il personaggio del Re della Giungla in ambito cinematografico viene ricordato quasi ed unicamente per i film interpretati da Johnny Weissmuller e per il più famoso classico d’animazione della Disney.
Il regista degli ultimi quattro capitoli di “Harry Potter“, David Yates, torna al cinema attraverso il ritorno nelle sale del Re della Giungla. Per “The Legend of Tarzan” il regista britannico, ha deciso di ribaltare in parte i ruoli, rivoltando gli eventi in favore di un Tarzan in fuga dalla vita borghese. Un ritorno alle origini che affida l’infanzia da selvaggio a dei brevi flashback, mentre il resto della narrazione è affidata ovviamente all’avventura presente.
“The Legend of Tarzan” è un film d’avventura immerso nel classicismo del suo personaggio dal quale sono nati miti e leggende, già ampiamente analizzati dal pubblico cinefilo. Il racconto classico dell’eroe è stato semplificato, riveduto e corretto per sensibilizzare divertire allo stesso tempo il pubblico moderno, con ottime scene d’azione, un pizzico di romanticismo e della sana ironia. Un riadattamento solido, privo di guizzi narrativi o intuizioni registiche, in cui David Yates strizza l’occhio alle sue precedenti produzioni di successo, la palette cromatica e la fotografia sono quelle della saga di Harry Potter, ma anche e sopratutto all’indimenticabile “King Kong” di Peter Jackson. Nulla di nuovo sotto il sole, per un film senza infamia e senza lode. Piacevole ma dimenticabile durante il ritorno a casa.
Commento Finale - 62%
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Lontano dal classico Disney, Legend Of Tarzan si segnala come un sufficiente omaggio alle pellicole di Weissmuller con le quali condivide i temi classici dei romanzi per un racconto piacevole da guardare ma che non inventa e non è alla ricerca di originalità. Una parabola sociale, culturale ed ecologista.