Daruma View Clementino presenta “Cinema e rap”. Da Martedì 5 luglio su Studio Universal, quattro film dedicati alla storia dell’hip hop introdotti da uno dei più famosi rappers italiani.
“Il rap è la musica che cambia le cose”, questo lo slogan della rassegna cinematografica Cinema e Rap, quattro film, dedicati al genere hip hop, che andranno in onda, in prima serata, su Studio Universal a partire da Martedì 5 luglio. E, a Clementino, il rapper campano che è riuscito, passo dopo passo e a suon di freestyle, ad essere uno degli artisti hip hop più conosciuti della musica italiana, il Rap ha davvero cambiato le cose: “Il rap mi ha salvato la vita. Per un ragazzo che cresce dalle mie parti basta poco, anche solo la noia per finire in un brutto giro. Se solo per tre minuti di canzone non fai guai e ti impegni in qualcosa ti ha già cambiato la vita.”
Sarà proprio Clementino ad introdurre i quattro film della rassegna che si aprirà il 5 luglio con Get Rich or Die Trying, di Jim Sheridan, gangster movie all’americana a ritmo di hip hop ispirato alla vita di 50 Cent. E se in America il genere ha più storia in Italia a che punto siamo? “L’hip hop è un fenomeno che è esploso da tanto tempo, in Italia è arrivato dopo perché siamo più nostalgici, legati alle vecchie canzoni. Tocca a noi senior educare le nuove generazioni al rap che non è quello dei macchinoni e delle catene d’oro ma è qualcosa che comunque ci riguarda da vicino e rispetta quello che siamo. Ci sono delle cose che vogliamo raccontare: i problemi della nostra terra, i giovani che non hanno un mondo che li accoglie, la noia, la droga, la difficoltà di affermarsi. E questo è solo il nostro modo per esprimerci.”
Nato a Cimitile, piccolo comune vicino Nola, con i suoi versi è arrivato a Sanremo, segno che ormai il rap, nato come musica dei neri nei ghetti americani, è oggi una cultura di massa. E a chi gli rimproverava che il rap non fosse il luogo adatto per Sanremo lui rispondeva “Dove sta scritto che non è posto per l’hip hop?” E alla domanda quanto la tv sta aiutando il rap ad emergere, Clementino non ha dubbi: “Se il messaggio è giusto, se si vuole comunicare il riscatto sociale, di rispetto verso le donne e altri temi importanti non trovo sbagliato andare in tv. Personalmente non farei il giudice a un talent show, mi piacerebbe più avere uno spazio mio, tipo “E poi c’è Clementino”. Il mio è più uno stile Black Pulcinella.. lo diceva anche Pino Daniele che noi rappers napoletani rappresentavamo il nuovo potere musicale”. E nel ricordare Pino Daniele, che è stato uno dei primi ad accorgersi di lui, si fa serio per un momento: “A Pechino Express ho scritto il pezzo che poi ho inciso con Pino. Con lui ho anche un altro inedito che spero, presto, di riuscire a far uscire…”
Cinema e Rap proseguirà per altri tre Martedì: il 12 luglio sarà la volta di 8 Mile di Curtis Hanson, il film più famoso sul genere con protagonista Eminem e la cui colonna “Lose Yourself” è stata la prima canzone rap della storia a vincere un Oscar. A raccontare, invece, per primo, l’attrazione che la cultura hip hop dei neri esercita sui bianchi è stato Black and White di James Toback che verrà proposto il 19 luglio. Il ciclo si chiuderà il 26 luglio con Hustle & Flow di Craig Brewer, storia di un protettore di prostitute nella Memphis di fine anni ’90 che cambia vita grazie alla musica.
