Daruma View 
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Video
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Ottimo il versante video di Into the Storm. Una fotografia virata al grigio ci offre un quadro granitico e dettagliatissimo nonostante i diversi formati di girato dovuti alla struttura da falso documentario. Lievi tracce di banding durante le fasi più concitate ma nulla di preoccupante.
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Audio
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La traccia Italiana come da politica delle major internazionali è offerta in formato 5.1 Dolby Digital con risultati più che apprezzabili per quanto riguarda l’utilizzo del sub veramente avvolgente. Di un gradino superiore la traccia inglese proposta in un più rombante formato in 5.1 DTS Master Audio HD.
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Contenuti Extra
Contenuti Extra
Molto striminzito ma interessante il reparto extra:
Into The Storm: Tornado Files (11:00) Uno speciale sui tornado con interventi di un vero cacciatore (Redd Timmer)
Titus: The Ultimate Storm Chasing Vehicle (08:00) Un breve dietro le quinte sul mezzo blindato utilizzato nel film.
Fake Storms: Real Conditions (06:00) Come sono stati realizzati gli effetti speciali della distruzione del set.
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Into The Storm: Il Film
Diretto da Steven Quale (“Final Destination 5” nel 2011), per anni collaboratore di James Cameron suoi molti degli effetti visivi di “Avatar” (2009), il nuovo disaster-movie a stelle e strisce si promette di portare in sala la tempesta cinematografica più vorticosa di sempre.
Nel corso di una sola giornata, la cittadina di Silverstone sarà colpita da una devastante serie di tornado che la raderanno completamente al suolo. In questo scenario apocalittico ed inaspettato, si muovono i protagonisti della pellicola. Richard Armitage (Lo Hobbit) è Gary Morris, un giovane vedovo che cerca di ricucire il rapporto con i propri figli. Mentre l’altro volto noto del lungometraggio, Sarah Wayne Callies (The Walking Dead), è Allison Stone una studiosa di tempeste giunta nella cittadina con una troupe televisiva alla ricerca di uno scatto fotografico o di un video spettacolare con il quale passare alla storia.
Palesemente riconoscente nei confronti di una pellicola di successo come “Twister” (1996), del quale il film riprende in parte anche la trama, il nuovo blockbuster hollywoodiano è caratterizzato dall’ormai abusatissima idea narrativa del mokumentary, il falso documentario, ed utilizza l’espediente dei social network nel tentativo di rendersi concettualmente attuale. Il risultato è un Twister ai tempi di You Tube che convince completamente sotto l’aspetto visivo, assolutamente spettacolare, e meno sul versante narrativo nonostante l’utilizzo di una buona ironia di fondo, apprezzabile l’inserimento dei due idioti, che spezzano genuinamente una drammaticità mai veramente provata dal pubblico in sala.
La tempesta viene vissuta per tutti gli 89 minuti del film come una giostra dalla quale è impossibile scendere per riflettere sulla tragicità della circostanza. I protagonisti, nessuno realmente caratterizzato al meglio, non emergono e i volti più noti non sembrano possedere il carisma adatto per conquistare completamente le simpatie degli spettatori.
Travolgente ma privo di adrenalina.
