L’incipit di ripercorrere, nell’anniversario dei 40 anni dalla nascita, il mondo delle radio private è un idea creativa che in Italia ancora nessuno aveva cavalcato fino in fondo nonostante il successo di I Love Radio Rock (2009). Ci sono stati dei timidi accenni che sono poi però sfociati in altri contesti come ad esempio : ‘‘Il Mattino ha l’oro in bocca” che ripercorre la storia di Marco Baldini dalle prime volte in radio deejay sino alla crisi del gioco d’azzardo.
Citando decisamente il piccolo capolavoro di Richard Curtis, Massimo Ivan Falsetta descrive e racconta il mondo delle radio private attraverso la partecipazione di alcune leggende come l’Olandese Volante, ancora oggi speaker radiofonico di successo, e di leggendari brani musicali come quelli dei The Rockets veri ed autentici simboli delle prime radio anni 70-80.
Caratterizzato da buone intenzioni la pellicola purtroppo si sviluppa e concretizza in una resa confusa e disordinata. Sebbene ho trovato azzeccata l’intuizione di raccontare tutto tramite una sorta di documentario non ho invece apprezzato la sovrapposizione con la parte dell’opera più cinematografica. Così mentre la protagonista Barbara Cambrea indaga sulle vere identità degli speaker pirati veniamo accompagnati nel suo viaggio da alcune interessanti interviste ad altri speaker radiofonici che ci raccontano le loro esperienze. Purtroppo come già accennato in precedenza queste due fasi risultano spesso slegate e sfocate. Un vero peccato.