Home / CINEMA / Much Loved di Nabil Ayouch – Recensione Film

Much Loved di Nabil Ayouch – Recensione Film

Presentato nella sezione Quinzaine all’ultimo Festival di Cannes e al Toronto International Film Festival, Much Loved, film scandalo vietato dalle autorità marocchine, racconta la vita di quattro prostitute che si sostengono l’un l’altra, mentre lottano per sopravvivere nei mercati della carne corrotti e pericolosi di Marrakech, in un racconto denuncia, molto incisivo, del regista marocchino Nabil Ayouch.

Dialoghi crudi, un’auto che viaggia nella notte e che porta Noha, Randa e Soukaina, tre prostitute di Marrakech, alla festa di compleanno di uno sceicco saudita. Hanno un autista che veglia costantemente su di loro, e sembrano anche divertirsi, partecipando con piacere a questa festa perenne, piena di musica e di danze, per la quale si preparano ogni notte. Si apre così Much Loved mostrandoci sin da subito di non voler avere nessun tipo di filtro:  Noha e le sue compagne, descrivono con un linguaggio il più possibile esplicito, gioiosamente volgare, lo squallore che le circonda e i dettagli delle pratiche sessuali a cui si son dovute, anche se volontariamente, sottoporre.

Dall’orrore e dall’amarezza, Much Loved ci conduce lentamente ad esplorare il confine labile tra l’indipendenza e l’alienazione di queste donne piene di vitalità. Svela così la malinconia e la solitudine che si cela nelle loro vite e la tenerezza di cui sono capaci. Offrendo piacere e distrazioni per ricchi sauditi arabi e turisti europei, queste donne non sono amate da nessuno, ma insieme formano una famiglia di fortuna, sostenendosi l’un l’altra e condividendo gioie e dolori. Un quadro, dunque, autentico, tenero e dignitoso.

Da sempre attento alla realtà marocchina, il regista Nabil Ayouch realizza un ritratto quasi documentaristico dell’ambiguità morale della sua patria, mostrando tutto, senza ritegno nè falsi pudori. Il risultato è una storia tutta al femminile, di donne libere e coraggiose, donne che pur di non soccombere scelgono la vita. La sua forza è proprio quella di mettersi completamente dalla loro parte, di narrare il mondo attraverso i loro occhi, senza giudicarle, lasciando ai margini i personaggi femminili e maschili che le sfruttano e le opprimono.

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

Guarda anche

casablanca-beats-recensione-film-copertina

Casablanca Beats – Il rap rende liberi nel film di Nabil Ayouch – Recensione

Casablanca Beats: Al cinema una storia di musica e riscatto ambientata in Marocco, dove la …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.