Prima produzione originale Sky Cinema destinata alle sale, In fondo al bosco è un thriller noir che si svolge interamente nella trentina Val di Fassa, un film di genere che nasconde segreti e misteri e che ha l’ambizione di racchiudere in un unico prodotto i recenti fatti di cronaca nera.
Ispirato dalla festa mitologica dei Krampus, che avviene ogni 5 dicembre in Val di Fassa con una sfilata di diavoli travestiti tra cui, secondo la leggenda, si nasconde il vero Satana pronto a punire i bambini cattivi, In fondo al bosco utilizza la maschera del Krampus per indagare e rivelare il lato oscuro delle persone. Ogni personaggio del film, infatti, ha dei segreti, indossa una maschera e cela un’identità più complessa e nascosta. La struttura del film non è particolarmente originale ma funzionale: il presente, ambientato cinque anni dopo la scomparsa del bambino, si alterna ai flashback nel bosco, durante le ricerche. Interessante la fotografia e la ricerca cromatica che asseconda i salti temporali, passando da un rosso diabolico al bianco gelido di tormenta meteorologica e psicologica.
Sorprende sicuramente Lodovichi per il coraggio di cavalcare il genere noir con consapevolezza, consegnando allo spettatore un’oscura immersione nei misteri della provincia italiana, anche se sembra bloccarsi nelle sperimentazioni che risultano appena accennate (accentuare lo spirito immaginifico della festa tradizionale dei Krampus sarebbe stato molto interessante), lasciandosi andare a un linguaggio di genere consolidato e largamente conosciuto.
Rilasciando i fatti a piccole dosi, così da mantenere viva la suspense, In fondo al bosco risulta comunque un’opera godibile, mantenendo centrale soprattutto il dramma umano e la lotta oscura di ogni personaggio contro i propri sensi di colpa.